CONTROLLARE L'OPERATO DELL'AMMINISTRATORE

Controllare l'operato dell'amministratore è indi-spensabile, perché nessuno che ha la respon-sabilità di occuparsi della cosa comune può avere un così forte senso etico da occuparsi delle cose degli altri come se fossero sue. Chi amministra le cose degli altri deve rendere conto agli amministrati di tutte le sue azioni, come i vincoli di mandato e la legge relativa, chiariscono anche a proposito degli ammini-stratori condominiali. Per rendere conto di ciò che fa, però l'amministratore deve sentire e sapere che i condomini fanno attenzione a quello che fa e sono in grado di valutare i suoi comportamenti. Questo ocntempla che pur delegando qualcuno all'esercizio pratico delle funzioni, tutti i condomini debbono informarsi e conoscere i diritti e i doveri che sono regolamentati dal codice civile, dal regola-mento condominiale, dal regolamento edilizio della propria città, dai regolamento di polizia municipale e dal rispetto reciproco.
Ogni condomino ha il dovere e il dirittto di occuparsi della propria proprietà e di chiedere un colloquio all'amministratore ogni volta che si manifestano difficoltà o esigenze particolari.
L'Assemblea condominiale è l'organo per eccel-lenza che è deputato a controllare l'operato dell'amministratore. Molti problemi di ammini-strazione nascono dall'eccessiva delega che i singoli condomini danno all'amministratore o ai delegati condominiali che li rappresentano.
Le motivazioni spesso si riferiscono a un atto di fiducia, ma nella realtà la fiducia si appoggia su un'eccessiva delega che parla invece di un'incuria di fondo. Essere proprietari di un bene comporta delle responsabilità che non possono venire risolte dando nelle mani di altro la gestione delle proprietà. Bisogna ricordare inoltre che l'Amministratore è delegato ad amministrare solo le parti comuni degli edifici condominiali, mentre la gestione delle proprietà privata rimane dei singoli condomini.
 
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